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La frode informatica, conosciuta anche come technology fraud, è un’attività criminale che coinvolge l’uso malevolo o la manipolazione di sistemi informatici, programmi, dati, mezzi di comunicazione e altro ancora.

Questo può includere l’introduzione, l’alterazione, la sottrazione, il danneggiamento o la distruzione di dati o risorse informatiche.
Tali azioni sono compiute con l’intenzione di perpetrare un atto fraudolento, con l’obiettivo di ottenere denaro, beni o servizi non legittimamente dovuti, evitare il pagamento di obbligazioni o garantire vantaggi personali o aziendali.

La normativa stabilisce che le persone fisiche appartenenti alla struttura organizzativa di un’azienda, compresi amministratori, dirigenti e dipendenti, possono essere ritenute responsabili per i reati commessi nell’interesse o a vantaggio dell’azienda stessa.

L’accertamento di responsabilità aziendale può comportare diverse forme di sanzioni, tra cui:

  1. Sanzioni pecuniarie, con importi che possono arrivare fino a un massimo di 1.549.000 euro.
  2. Sanzioni interdittive, come l’interdizione dall’esercizio dell’attività, la sospensione o la revoca di autorizzazioni, licenze o concessioni, il divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazione, l’esclusione da finanziamenti, contributi o sussidi, e la possibile revoca di quelli già concessi, oltre al divieto di pubblicizzare beni e servizi.
  3. Confisca di beni.
  4. Pubblicazione della sentenza.
Tuttavia, è importante notare che la responsabilità aziendale può essere esclusa se l’azienda dimostra di aver efficacemente adottato e attuato, prima della commissione del reato, Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo in grado di prevenire la commissione di reati della stessa natura di quelli verificatisi. Inoltre, deve essere istituito un organismo preposto a monitorare il funzionamento e l’osservanza di questi modelli.

Il Decreto Legislativo 231 del 2001 ha introdotto la disciplina della responsabilità amministrativa per società e enti con personalità giuridica.

Questa normativa stabilisce che le persone fisiche appartenenti alla struttura organizzativa dell’azienda possono essere sanzionate per i reati commessi nell’interesse o a vantaggio dell’azienda stessa, compresi amministratori, dirigenti e dipendenti.